TONINO SCUCCIMARRA


Tonino Scuccimarra

lavora e risiede a Roma, dove diplomato Maestro d'Arte, diviene giovanissimo l'allievo di grandi maestri come Cigliano, Clementi, De Courten, Gaetaniello, Mazzullo.

Affina l'arte del modellare la creta alla maniera di Arturo Martini presso Leoncillo, Placidi e Nino Caruso.

Hanno scritto sulle sue opere numerosi critici d'arte quali ad esempio: Paolo Perrone Burali di Arezzo, Benito Corradini, Passoni, Alberto Ambesi.

 

Hanno scritto di lui:

Figure esili mani delicate e snelle protese verso sogni d’amore. Immagini di bimbe che svolazzano verso spazi sereni e incontaminati. Lo scultore TS ci riporta coi suoi lavoro nell’incanto di una dimensione artistica e culturale piena di vita e intensità emotiva

Benito Corradini

 

Scuccimarra è privo di qualsiasi doppio fondo mentale in ogni istante della sua vita e dunque anche quando  si dispone di fronte alla forma da modellare. Terracotta, marmo, bronzo, sempre egli prospetta la medesima sorgività  di artista incorrotto delle età più antiche.

Remo Brindisi

 

Non ho mai avuto l’occasione di incontrare un greco antico né romano dell’epoca imperiale. Emozioni identiche e vicinissime quando ho avuto modo di conoscere ka scultura di Tonino Scuccimarra. Già i volumi del suo volto riportano a quella antica fierezza. Forme che si ricreano in lui ma prima ancora nello spirito che le ha intuite. Adolescenti sottili afferrare nell’irresponsabile (insouciante) bellezza di un gesto, un movimento, testimoni di una grazia che non sa morire.

G.B.De Andreis

 

Scuccimarra è proprio e compiutamente un poeta, un peota che carezza, che sussurra il suo mondo interiore, schiudendolo alla musicalità, Egli non impone questo mondo. Ed è per questo che le sue opere affascinano e conquistano. Come tutti gli artisti introspettivi e armonici. Scuccimarra ha scelto la via più difficile ma nel contempo più fertile e duratura. La via della modulazione e del sussurro.

Primo Conti

 

Il suo mondo è la figura reale, a cui conferisce una rara capacità d’espressione dei valori umani ed etici. Scuccimarra, pur non ricalcando supinamente il passato, all’idealità dell’antico attinge emplematicamente il valore più profondo: il senso del sacro, l’amore per la purezza.

Paolo Perrone Burali d’Arezzo

 

Eleganti i bronzi di Scuccimarra formati con delicata mano ed ottimo mestiere, pronto a cogliere nella sintesi dell forme lo scatto del movimento.

Rodolfo De Martino

 

Ammirando le opere di Scuccimarra credo che possa verificarsi la possibilità per il contemplante di liberarsi dalle scorie delle proprie passioni per raggiungere la catarsi di aristotelica memoria.

Alberto Cesare Ambesi

 

Senso lirico che emana dai suoi modellati carichi di sensazione e affetto. Il risultato lo chiameremmo, appunto, lirico nella poesia

Alberto Schiavo

 

Artista trascendente e legato ad una visione armonica dell’universo. I modellati, istintivi e tattili volti sono carichi di capacità espressiva.

Maria Pia Cappello

 

Biografia

TS nasce a Roma nel 1943. Lavora e vive a Sacrofano, allievo di grandi maestri come Decourtin, Mazzullo, Graco,  Fazzini,  Manzù, L. Leoncillo  V.Crocetti (?).

Ha esposto le sue opere insieme a famosi artisti quali: Primo Conti, R, Brindisi, Morandi, Rosai, Soffici, Purificato, De Andreis, Massaccesi, Trotti, Della Vedova.

Mostre personali a Roma, Milano, Firenze, New York, Toronto

 

Tonino Scuccimarra

lives and works in Rome. He was awarded a Diploma of Master of Arts.

As a young man, he became a pupil of great masters like Cigliano, Gemito, Clementi, De Courten, Gaetaniello, Mazzullo.

He refined  his clay modeling technique during his apprenticeship at the atelier of Leoncillo, Placidi and Nino Caruso, based on the style of Arturo Martini.

Words of praise about his numerous works were written by art critics like Paul Perrone Burali, Benito Corradini, Aldo Passoni  and Alberto Ambesi.

They have written about him

Slender figures, delicate hands reaching towards dreams of love. Images of girls flitting towards beautiful unsullied spaces.  The sculptor Tonino Scuccimarra in his works takes us to the enchanted worlds of arts and culture brimming with life and emotions.

Benito Corradini

 

Scuccimarra is made of a sincere and pristine mind , he is true to it every moment in his life, just as when he stands looking at the figure he is about to model.  Be it in clay, stone or bronze, his works stay true to the source, the ancient masters.

Remo Brindisi

 

Never have I encountered an ancient Greek character nor one of  Imperial Rome, but the emotions I would have felt were apparent to me when I first looked at Tonino Scuccimarra’s  sculptures. To begin with, his very  features carry traces of an ancient pride. These images, above and beyond their mere appearance, begin with an intuition. These graceful girls caught in the insouciant beauty of a gesture, a movement, are proof of an undying charm.

G.B. De Andreis

 

Scuccimarra is indeed a  poet. His touch is light, as in a whisper he discloses his inner feelings and reveals its musicality.  He does not impose his own world. This is why his sculptures charm and seduce. Like all introspective and harmonious artists, Scuccimarra has chosen the difficult path, albeit the most durable and fruitful one. The path of modulation and murmur.

Primo Conti

 

His world is a figure of truth, to it he lends a rare ability of expressing human and ethical values. Scuccimarra does not passively copy the past masters.  From their idealism he symbolically draws deeper values: the sense of the sacred and the love of purity.

Paolo Perrone Burali d’Arezzo

 

The  bronzes made by Scuccimarra are elegant, masterfully shaped with great finesse, ready to catch in the synthesis of the lines the surge of a movement.

Rodolfo De Martino

 

When contemplating Scuccimarra’s sculptures, I believe that the admirer might feel it possible to free himself from the remains of his passions, and arrive at a sort of Aristotelian catharsis.

Alberto Cesare Ambesi

 

Lyricism emanates from Scuccimarra’s bronzes, filled with emotion and love. In poetry we would call this lyrical.

Alberto Schiavo

 

He is a transcendent artist devoted to an harmonious view of the universe. In his molded works, the instinctive and tactile faces, are filled with a great power of expression.

Maria Pia Cappello

 

Biographical Notes

Tonino Scuccimarra was born in Rome in 1943. Lives and works in Sacrofano (Rome). He was a pupil of masters such as Decourtin, Mazzullo, Greco, Fazzini, Manzù, Leoncillo, Crocetti, Messina.

He has exhibited his works with famous artists such as Primo Conti, R. Brindisi, Morandi, Rosai, Soffici, Purificato, De Andreis, Massaccesi, Trotti, Della Vedova.

His solo exhibitions took place in Rome, Milan, Florence, New York and Toronto.

     
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MEMORIA STORICA E MATERICITA’

 

Artista trascendente e legato ad una visione armonica dell’universo, Antonio Scuccimarra  realizza, con magistrale capacità, l’estetica costruzione della storia. Nelle opere traspaiono influenze classiche  in quanto  lo scultore accentua lo slancio dei corpi forgiati  in squadrata saldezza.  Reinterpretando il passato  e ricreando il presente, idealizza i soggetti e la storia attraverso le figure degli eroi e delle leggende.

Tuttavia, è importante notare che non vengono raffigurati solo miti, eroi, uomini e donne giovani, belli e forti, simili a divinità, ma anche vecchi, bambini, animali e scene di vita quotidiana poiché l’artista delinea gli stati d’animo e le varie epoche nella sua più vasta totalità, ricordando Oriana Fallaci: “la storia dell’Uomo è anzitutto una storia di coraggio. E il coraggio ha molti volti: il volto della generosità, della vanità, della curiosità, della necessità, dell’orgoglio, dell’innocenza, dell’incoscienza, dell’odio, dell’allegria, della disperazione, della rabbia, e perfino della paura che rimane spesso legata da un vincolo quasi filiale”.

Ma nelle opere si percepisce anche la nostalgia per le grandiose epoche e gli eroici volti ricordano  i versi di Dino Campana: “Non so se tra rocce il tuo pallido viso m’apparve, o sorriso di lontananze ignote fosti”.

I modellati istintivi e tattili volti sono carichi di capacità espressiva,  le suggestioni dei classici confluiscono in estatica melodiosità, collegandosi a C.A.Debussy: “L’anima vostra è uno squisito paesaggio che maschere e bergamaschi  incantano suonando il liuto e danzando, quasi tristi nei fantastici travestimenti. Cantando in tono minore l’amore vittorioso e la fortuna”.

Rigenerando  conturbanti  espressioni e travolgenti sentimenti,  la scultura  Amore” ricorda  sia i versi di W.Whitman: “Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola”che quelli di  H.Hesse: “Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e percepisce la propria vita”.

In una idillica atmosfera, Scuccimarra rappresenta  le bellezze e le contraddizioni dei grandi eventi, gli slanci e l’immobilismo, le illusioni, l’ ironia e la malinconia. Le sue opere diventano specchio della realtà, quadro completo e interpretazione storico-culturale di epoche diverse.

E’ importante sottolineare che l’artista  è un grande scultore delle opere di carattere religioso.

Si notano profondi sentimenti canonici nella realizzazione della “Statua della Madonna con bambino, sita in Calabria a Paterniti”. Toni supremi, riverenziali,  sono evidenti nelle grandi opere religiose “Statua dell’Immacolata per Castellamare di Stabia” e “Statua di San Giovanni a San Giorgio a Cremano”.

In generale, le statue risultano armoniose con suggestioni derivanti dall’età ellenistica poiché  si rappresenta  la drammaticità, la pietà, il perdono, l’aiuto divino, la preghiera, il destino, l’infinito, la tristezza  e la solitudine, ricordando Sebastiano Satta: “Torbidi e soli nel fatale andare, il cuore schiavo di pensieri cupi, l’occhio smarrito nell’immensità”.

Quindi, Scuccimarra si può definire un poeta etico-storico e uomo devoto in quanto  rappresenta  lotte, vittorie e disfatte, illusioni e delusioni, commiserazione e  pietà per l’umanità sofferente.

Sembra che lui voglia essere l’erede artistico  della  storia della Chiesa, di  un mondo scomparso e rimpianto, riassumendo l’antitesi  e l’unione tra il presente e l’antico anche se persiste la venatura carducciana del “tutto ora tace”.

Tra i suoi soggetti preferiti, c’è la donna: la figura femminile rappresentata nell’’opera “Eva” è immersa  tra il passato, la realtà e la revêrie, rimembrando i versi di R.Tagore: “Donna…i poeti ti tessono una rete con fili di dorate fantasie, i pittori danno alla tua forma sempre nuova immortalità…Il desiderio del cuore degli uomini ha steso la sua gloria sulla tua giovinezza. Per metà sei donna, e per metà sei sogno”.

E’ di fondamentale importanza notare che in tutte le opere di Scuccimarra ci sono la prevalente dimensione e la vistosa atmosfera della Comédie humaine. Infatti,l’artista è soprattutto un platonico della fantasia poiché nel marasma dei comportamenti e dei  desideri umani, cerca di focalizzare e ritrovare il giusto ordine che l’immaginazione proietta nei secoli.

In aggiunta, è un incantato indagatore della natura umana poiché trasferisce il suo estro su un piano  di fissità sublime nella materia che si svela.L’ elegiaca opera “Clair de lune” ricorda Beethoven “Al chiaro di luna”, nell’immagine di una imbarcazione che sale nella notte le acque dell’idilliaco e magico Lago di Lucerna. La scultura in bronzo si può anche collegare ai versi di W.Shakespeare: “Con quale dolcezza il chiaro di luna dorme su questa riva? Qui siederemo e  faremo strisciare i suoni della musica nelle nostre orecchie”.

Con equilibrio e perfezione, l’artista riproduce l’esteriorità dei soggetti ma trasmette anche le implicazioni emotive e psicologiche in quanto l’opera d’arte  è aperta alle sottolineature della sensibilità poetico-artistica e  alle intime narrazioni.

Quindi, nella loro apparente fissità le sue opere hanno una valenza nella materia che si apre  in forme compatte e dinamicamente articolate in teste, corpi umani e animali.

In sottili ambiguità dense di allusioni, la sua peculiarità risiede nel fatto che, creando un mondo sia  reale che fantastico, parla all’uomo della sua grandezza e dei suoi limiti. Con un profondo senso di armonia e di misura, si apre alla molteplicità della natura umana, riempendo il suo mondo di una variegata folla di personaggi. Il ritratto fisionomico di figure  sia dalle linee sinuose che diritte, mette in luce il palpito più intimo, l’ispirazione che è  profondamente implicata nel movimento sentimentale dell’esistenza.

Nell’opera “Coquilles” ogni moto d’anima è realizzato come uno specchio, trasmesso da magistrali piegature delle forme e  giochi di luce,  ricordando  Charles Péguy: “Una grazia unica riposa sull’infanzia, riposa su ogni bambino”.

Attraverso istanze neoclassiche e fermenti romantici che  pervadono l’ arte scultorea,  sembra che Scuccimarra voglia  dire che bisogna riconoscere l’importanza della storia e dei suoi personaggi, che la saggezza è nel prendere atto dei limiti dell’incessante divenire, riconoscendo le contraddizioni  tra realismo e fantasia, grandezza e miseria, ideale e reale, ironia e disincanto.

Lavorando sul linguaggio dell’arte e sulle sue articolazioni espressive, concettuali e realiste, cogliendo i valori e i vari sentimenti dell’animo umano, Scuccimarra è un artista moderno perché inserisce la sua scultura nella transitorietà dell’attimo, con influenze pittoriche  impressioniste, raggiungendo la misteriosa alchimia della materia che, carica di significati storici, si converte in ebbra scultura. In una specie di platonismo esistenziale, adatta ogni cosa alle contraddizioni, ai cambiamenti  e alle sfumature dell’esistenza, rimembrando Ovidio: “E non saremo domani quelli che fummo né quelli che siamo”.

 

Cappello Maria Pia

Copyright                                                                                                     Roma, 09-04-2015